> Alcuni riff non si suonano. Si evocano.
> Non sono solo note: sono portali, maledizioni, chiamate.
> Ecco i 10 riff che hanno riscritto la storia del metal… in sangue e distorsione.
🔥 1. Black Sabbath – Black Sabbath (1970)
Il riff che ha creato il male. Tre note lente, pesanti, dissonanti.
È il suono dell’oscurità che prende forma.
🔥 2. Slayer – Raining Blood (1986)
Un’apertura che sembra una pioggia di coltelli.
Thrash puro, violento, rituale. Nessuno è uscito illeso.
🔥 3. Metallica – For Whom the Bell Tolls (1984)
Quel basso distorto che sembra un campanile maledetto.
Il riff entra e non ti lascia più.
🔥 4. Electric Wizard – Funeralopolis (2000)
Doom tossico, riff che sembrano fango cosmico.
Un viaggio nel decadimento sonoro.
🔥 5. Mayhem – Freezing Moon (1994)
Black metal norvegese allo stato puro.
Il riff è freddo, tagliente, rituale. Sembra suonato da uno spettro.
🔥 6. Pantera – Walk (1992)
Semplice, lento, arrogante.
Un riff che cammina sopra di te con gli anfibi sporchi.
🔥 7. Death – Crystal Mountain (1995)
Tecnico, inquietante, chirurgico.
Il riff è un labirinto mentale in cui ti perdi.
🔥 8. Bathory – A Fine Day to Die (1988)
Epico, oscuro, pagano.
Il riff è una marcia verso l’aldilà.
🔥 9. Ghost – Ritual (2010)
Melodico ma inquietante.
Un riff che sembra una messa nera sotto luci teatrali.
🔥 10. Opeth – Demon of the Fall (1998)
Progressivo, brutale, malinconico.
Il riff cambia forma, ma resta sempre dannato.
Bonus: Il Riff Perduto
Secondo Ivan & Vanni, esiste un riff che non è mai stato registrato.
Si dice che chi lo suona… non torna.

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