Il palco era piccolo. Le luci tremavano.
Il pubblico non parlava.
Solo occhi fissi. Solo attesa.Dogma era lì.
Cinque figure incappucciate, immobili.
Nessuno li aveva mai visti arrivare.
Nessuno li aveva mai sentiti provare.
Ma tutti sapevano: quella sera, il Riff sarebbe tornato.
Alle 22:22, Leda salì sul palco.
Capelli neri, occhi spenti, chitarra senza corde.
Ma quando la sfiorò… il suono uscì.
Non dalle casse. Dalle ossa.Poi cantò.
Una voce che sembrava fatta di vento e metallo. Non parole.
Solo suono. Solo Frequenza. Il Riff Ritrovato
Dogma cominciò a suonare.
Batteria lenta, basso profondo, synth rituale. E poi… il Riff. Quello che Ivan e Vanni avevano cercato. Quello che aveva spezzato chitarre, silenzi e confini.
Ma ora era diverso. Più puro. Più vivo.
Più umano.Il pubblico non applaudì.
Non urlò. Solo lacrime. Solo tremori.
Ivan e Vanni erano lì.
In fondo alla sala. Non sul palco.
Non tra il pubblico. In mezzo.
Come se fossero parte del suono.
Ivan chiuse gli occhi.
Vanni strinse il plettro. E per un attimo il mondo fu accordato.

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