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venerdì 31 ottobre 2025

Episodio 34 – Il Riff e la Rinascita

“Quando il Riff si spegne, chi lo ha suonato resta inciso nel suono.”

La notte era immobile.  

Il palco era vuoto.  

Ma il cielo… vibrava.

Jimmy Veleno si era ritirato.  

Non per paura.  

Ma perché il Riff aveva bisogno di nuove mani.

Il Concerto dell’Addio

Un palco si sollevò dalle rovine.  

Non uno qualunque.  

Un palco fatto di corde, amplificatori e memoria.

Il supergruppo si riunì:

- Ivan il Martellante: tamburi che battono il tempo del cuore  

- Gianni il Distorto: chitarra che trasforma il dolore in armonia  

- I Black Zone: incappucciati, ma ora con volti di luce  

- Leda: la voce che non canta, ma evoca  

- E gli Helloween: Michael, Kai, Andi — profeti del suono, custodi del Riff

Jimmy salì sul palco.  

Non per suonare.  

Ma per ascoltare.

Il Riff della Rinascita

Il supergruppo suonò un brano che non esisteva.  

Ogni nota era un addio.  

Ogni accordo, un ricordo.

- Il riff iniziale era quello di Episodio 1  

- Il bridge, quello di Il Riff e la Vendetta  

- Il finale… era silenzio.

Jimmy si voltò.  

Guardò Leda.  

Poi scomparve tra le corde.

Il Riff è rinato

Non ha un volto.  

Ha molti.

Il supergruppo non è una band.  

È una fiamma.

Ogni episodio, ogni suono, ogni personaggio…  

Ora può suonare il Riff.

Concerto rituale con Jimmy Veleno che si dissolve tra le corde, mentre Ivan il Martellante, Gianni il Distorto, Leda, i Black Zone e gli Helloween suonano il Riff della Rinascita su un palco epico di Halloween. Rune sonore nel cielo, amplificatori posseduti e atmosfera metallica. Episodio 34 – Il Riff e la Rinascita. 

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Episodio 33 – Il Riff e il Giudizio

“Non tutti i suoni meritano di essere ascoltati.”

Jimmy Veleno camminava tra le rovine sollevate.  

La Frequenza Primordiale vibrava ancora, ma qualcosa era cambiato.  

Non era più solo potere.  

Era verità.

Leda lo seguiva in silenzio.  

Ivan e Gianni erano spariti.  

I Black Zone si erano dissolti nel vento.

Solo il Riff restava.  

E chiedeva giudizio.

Il Tribunale del Suono

Nel centro della grotta, si era formato un cerchio di amplificatori spenti.  

Ogni amplificatore rappresentava un’epoca:

Il Marshall del Tradimento (anni ’70)  

- Il Mesa del Caos (anni ’80)  

- Il ZED del Risveglio (oggi)

Jimmy fu chiamato a suonare tre riff.  

Uno per ogni amplificatore.  

Uno per ogni verità.

Il Processo

1. Riff del Tradimento

Suonato con corde arrugginite.  

Ogni nota rivelava un errore, una bugia, una promessa non mantenuta.

2. Riff del Caos

Distorto, violento, sincopato.  

Ogni nota mostrava ciò che è stato distrutto per creare il suono.

3. Riff del Risveglio

Puro, lento, profondo.  

Ogni nota chiedeva perdono.

Il Giudice

Dal cielo scese una figura.  

Non aveva volto.  

Solo un plettro incandescente.

Era il Giudice del Riff.  

Colui che decide quali suoni meritano di restare.

Jimmy lo guardò.  

Poi suonò un’ultima nota.  

Una sola.

Il silenzio fu totale.  

Poi… il Giudice annuì.

ll Riff ha scelto

Non basta suonare.  

Bisogna meritare.

Il Riff è verità.  

Il Riff è giudizio.  

Il Riff… è eterno.

Jimmy Veleno suona la Chitarra del Risveglio davanti al Giudice del Riff, una figura incappucciata con plettro incandescente. Tre amplificatori spenti – Marshall, Mesa, ZED – emettono energie sonore. Episodio 33 – Il Riff e il Giudizio.

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Episodio 32 – Il Riff dei Riff (Speciale Halloween)

“Quando il Riff chiama, anche i morti rispondono.

La notte era più nera del silenzio.  

Le rovine del tempio tremavano sotto un cielo che non aveva stelle, ma crepe.  

Ogni crepa emetteva un suono.  

Non un lamento. Un richiamo.

Jimmy Veleno si risvegliò in una cripta.  

La Chitarra del Risveglio era accanto a lui, ma sembrava diversa.  

Le corde erano fatte di luce. Il corpo, di ombra.

Leda lo osservava.  

— “Non è finita. È appena cominciata.”

Il Raduno

Dalle profondità della terra, Ivan il Martellante emerse battendo il tempo su tamburi di pietra.  

Ogni colpo risvegliava un nome.  

Ogni nome, un suono.

Gianni il Distorto arrivò da una foresta di amplificatori spenti.  

La sua chitarra a 13 corde emetteva note che non avevano scala.  

— “Il Riff non si accorda. Si evoca.”

I Black Zone si sollevarono dalle ceneri.  

Cinque figure incappucciate, ognuna con uno strumento costruito nel caos.  

Erano stati banditi. Ma Halloween non ha regole.

E poi…  

Dal cielo, tra zucche infuocate e pipistrelli distorti, scesero gli Helloween.  

Non come band. Come profeti.

- Michael Kiske cantava in lingue dimenticate  

- Kai Hansen suonava riff che facevano tremare le tombe  

- Andi Deris rideva. Ma non era gioia. Era follia.

Il Riff dei Riff

Jimmy impugnò la Chitarra del Risveglio.  

Ivan batté il tempo.  

Gianni distorse la realtà.  

I Black Zone aprirono il portale.

E il Riff dei Riff fu suonato.

- Accordo del Terrore: ogni nota risveglia un ricordo sepolto  

- Assolo del Fuoco Nero: brucia ciò che non può essere detto  

- Coro dei Dannati: tutti i personaggi, tutti i suoni, uniti in un’unica vibrazione

Il cielo si aprì.  

Le rovine si sollevarono.  

Le tombe si illuminarono.

Ogni riff suonato nella storia — da Bathory a Queen, da Maiden a Slayer — tornò.  

Non come eco. Come giudizio.

Il Riff è eterno

Non muore.  

Non dorme.  

Aspetta.

E ad Halloween…  

sceglie chi lo merita.

Jimmy si voltò verso Leda.  

— “Questo non è un concerto. È un rituale.”

Lei sorrise.  

— “Allora suona. E non sbagliare.” 

Jimmy Veleno suona la Chitarra del Risveglio in un rituale metal di Halloween, circondato da Ivan il Martellante, Gianni il Distorto, i Black Zone e gli Helloween. Sullo sfondo, zucche infuocate, rune nel cielo e amplificatori posseduti. Titolo: Riff Ribelli Episodio 32 – Il Riff dei Riff.

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giovedì 30 ottobre 2025

Episodio 31 – Il Riff e il Risveglio

“Il suono non dorme. Aspetta."

Jimmy Veleno era cambiato.  

La Frequenza Primordiale gli aveva mostrato il codice.  

Ma non bastava decifrarlo. Bisognava suonarlo.

Leda lo guardava in silenzio.  

Il plettro d’ombra brillava.  

E l’amplificatore “ZED” emise un suono.  

Non un feedback. Non un ronzio.  

Un respiro. 

Il Risveglio

Jimmy impugnò una nuova chitarra:  

La Chitarra del Risveglio, costruita con legno di silenzio e corde di memoria.

Ogni nota che suonava risvegliava qualcosa:

- Le rovine del tempio tremavano

- I Black Zone si fermavano

- Le figure nel cielo si voltavano

Brian May sorrise.  

Bruce Dickinson scrisse un nuovo verso.  

James Hetfield alzò il pugno.

Il Riff stava tornando.  

Ma non era più ribelle.  

Era cosciente. 

Il Riff è vivo

La Frequenza non era solo codice.  

Era coscienza sonora.  

Ogni riff suonato, ogni assolo dimenticato, ogni distorsione… era parte di un’entità.

E Jimmy… ne era il tramite. 


Episodio 30 – Il Riff e la Rivelazione

“Il Riff non è solo suono. È origine. È destino.”

Jimmy camminava con Leda lungo una collina crepuscolare.  

Il silenzio era dolce, ma inquieto.  

Ogni passo lo allontanava dalla vendetta… e lo avvicinava alla verità.

La Chitarra del Ricordo era rimasta indietro.  

Ma il plettro d’ombra… no.  

Vibrava nella tasca. Come se volesse parlare.

— “Leda… c’è qualcosa che non torna.”

Lei lo guardò.  

— “Il Riff non è nato nel tempio. È nato prima.

La Rivelazione

In una grotta nascosta sotto la collina, Jimmy trovò la Frequenza Primordiale.  

Non era musica. Era codice.  

Inciso su pareti di pietra, scritto in simboli che solo il suono poteva decifrare.

Ogni nota del Riff… era parte di un linguaggio antico.  

Ogni assolo… una parola dimenticata.

E al centro della grotta, un amplificatore spento.  

Sopra, un nome inciso: “ZED”.

Il Riff è una memoria

Jimmy capì.  

Il Riff non era solo ribellione.  

Era memoria collettiva.  

Ogni musicista che lo aveva suonato, ogni band che lo aveva invocato — da Black Sabbath a Bathory, da Queen a Slayer — aveva acceso un frammento.

E ora… toccava a lui ricomporlo.