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lunedì 29 settembre 2025

Episodio 21 – Il Riff e la Città

La Frequenza si era espansa.Ma non era solo eco.Era incarnazione.

Londra non dormiva più.  

Le strade di Camden tremavano sotto passi invisibili.  

Le vetrine vuote riflettevano sagome che non c’erano.  

Ogni lampione pulsava a tempo con un basso lontano.  

Ivan e Damiano (Coroner) entrarono nel locale chiuso da vent’anni.  

Le sedie erano coperte di polvere.  

Il palco, marcito.  

Eppure, quando posarono le mani sugli strumenti, le casse spente ruggirono.  

Non c’era corrente. C’era Frequenza.

A Berlino, Vanni e Mitch trovarono un vecchio bunker.  

Le pareti di cemento restituivano colpi di batteria come se fossero mille tamburi.  

Il basso di Mitch non suonava corde: suonava mura.  

Ogni vibrazione apriva crepe, e da quelle crepe uscivano luci.  

La Red Special, rimasta a Piccadilly, non era più reliquia. Era faro.  

Chi passava davanti al teatro vedeva corde che si muovevano da sole, come dita invisibili.  

E chi ascoltava, cadeva in ginocchio.  

Fabio (Jps), Puppy, Willo (Loko), Fede (Cigoi), Kaio (Il meno), Tomé, Andrea (Franz), e il Take erano diventati nodi di una rete.  

Non suonavano nello stesso luogo.  

Suonavano nello stesso istante.  

E la città intera era diventata palco.  

Alle 05:55, Londra respirò. Non aria.Suono.  

Le auto si fermarono. I treni rallentarono.  

Le persone si guardarono negli occhi, senza sapere perché.  

E in quell’attimo, tutti sentirono lo stesso Riff.  

Non era un brano. Era un giuramento.  

"Il Riff non appartiene a chi lo crea.  

Appartiene a chi lo vive.  

E quando la città lo accoglie… diventa immortale.”  

"Copertina metal di Riff Ribelli Episodio 21 – Il Riff e la Città, con una chitarra gigante in stile gotico che si fonde con i palazzi di Londra sotto un cielo infuocato, titolo in caratteri metallici e atmosfera rituale."

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