Translate

giovedì 25 settembre 2025

Episodio 5 – Lo Studio e l’Ombra

Ivan e Vanni atterrarono a Los Angeles con una valigia, una chitarra, e il vinile maledetto. Ad aspettarli, un van nero con vetri oscurati e un autista che non parlava. Destinazione: uno studio segreto, usato dai Metallica per le registrazioni più oscure.

All’ingresso, James Hetfield li accolse con un sorriso teso. “Abbiamo provato a suonare The Call. Ma qualcosa… ci ha fermati.”

Li condusse in una sala insonorizzata, dove il vinile era già sul piatto. Kirk Hammett era lì, con una chitarra che sembrava fatta di ossidiana. Lars Ulrich tamburellava nervosamente. Robert Trujillo fissava il mixer come se fosse vivo.

Ivan si avvicinò al microfono. “Non è solo una traccia. È un portale. E va aperto con rispetto.”

Vanni collegò il pedale Distortion Ritual, costruito da lui con pezzi EMP e circuiti rubati da un vecchio amplificatore. “Pronti?”

La sessione iniziò.

Il riff era lento, ma profondo. Ogni nota sembrava scavare nel pavimento. Le luci tremavano. I monitor sfrigolavano. A metà brano, il suono si interruppe. Una voce uscì dagli speaker.

“Avete risvegliato l’Ombra. Ora dovete suonare fino alla fine.”

James impallidì. “Questa non è una registrazione. È una prova.”

Ivan prese il comando. “Allora suoniamo. E vediamo chi sopravvive.”

La band riprese. Il suono diventò un urlo. Il vinile si sciolse. Le pareti si piegarono. E alla fine, quando tutto tacque, una nuova traccia apparve sul mixer: “Track 8 – The Awakening” 

"immagine Episodio 5 – Lo Studio e l’OmbraLa scritta per Episodio 5 – Lo Studio e L’Ombra è stata aggiornata in stile metal e demoniaco. Ora il titolo risplende tra le fiamme e le ombre, perfettamente in sintonia con l’atmosfera oscura dell’episodio."

Episodio 4 – Il Vinile Maledetto

Era l’alba. Il Parco dei Metallari sembrava dormire, ma Ivan e Vanni no. Dopo il Tour Fantasma, qualcosa era rimasto aperto. Vanni lo sentiva nel petto, come un basso distorto. Ivan lo vedeva negli occhi della gente: sguardi che cercavano qualcosa.

Poi arrivò il pacco.

Nessun mittente. Solo un vinile, avvolto in pelle nera, con inciso: “The Forgotten Riff – Live at the Abyss”. Sul retro, una scaletta identica a quella del Tour Fantasma. Ma con una traccia in più:  

“Track 7 – The Call”

Ivan lo riconobbe. “Questa non l’abbiamo mai suonata. Nessuno l’ha mai suonata.”

Vanni mise il vinile sul giradischi. Il suono era sporco, antico, ma vivo. Quando arrivò The Call, il telefono squillò.

Era James Hetfield.

“Ragazzi, abbiamo sentito qualcosa. Non so come, ma è arrivato a noi. Vogliamo sapere cos’è. Vogliamo suonarlo.”

Ivan impallidì. “Se i Metallica ci chiamano… vuol dire che il Riff sta cercando una nuova voce.”

Hetfield continuò: “Abbiamo uno studio. Abbiamo tempo. Ma serve il vostro permesso. E serve che siate lì.”

Vanni guardò Ivan. “Andiamo?”

Ivan sorrise. “Damiano, prepara il post. I Guardiani del Riff stanno per attraversare l’oceano.” 

"immagine Episodio 4 – Il Vinile Maledetto un disco posseduto, con un demone maledetto che emerge dal centro. Fiamme sulfuree, fumo oscuro e dettagli infernali avvolgono la scena, incastonati in uno stile oscuro e ribelle"


Episodio 3 – Il Patto del Feedback

Il camper di Ruggero tremava. Non per il motore, ma per il suono. Ivan e Vanni avevano suonato il Riff Perduto, e ora… qualcosa stava rispondendo.

“Il tour fantasma vuole tornare,” disse Ruggero, mentre sistemava un vecchio rullante. “Ma non basta suonare. Bisogna farlo nel posto giusto. E con la scaletta giusta.”

Ivan annuì. “Il Parco dei Metallari. Domani notte. Nessun pubblico. Solo noi. E il suono.”

Vanni aprì il suo taccuino EMP, e scrisse:  Scaletta del Tour Fantasma – Riff Ribelli Edition:

1. Intro – Il Risveglio del Riff (strumentale ambientale con distorsione crescente)  

2. “Figli del Feedback” (thrash metal, 180 bpm, riff circolare)  

3. “La Notte del Delay” (doom lento, con riverbero infinito)  

4. “Pogo nel Limbo” (punk-metal, 2 minuti di caos puro)  

5. “Il Riff Perduto” (versione estesa, con assolo di Ivan e scream di Vanni)  

6. “Distorsione Finale” (ballata power metal, con cori epici e finale in fade-out)  

7. Outro – “Silenzio Maledetto” (rumore bianco, feedback, e un sussurro registrato da Ruggero nel ’89)

La notte seguente, nel Parco, montarono gli amplificatori. Nessuno parlava. Quando iniziarono a suonare, il cielo si fece viola. Le panchine tremarono. Le foglie caddero in tempo. E alla fine, dopo Distorsione Finale, si sentì un applauso.

Ma non c’era nessuno.Solo il suono. E il patto....

"La copertina metal per Episodio 3 – Il Patto del Feedback è pronta: due mani si stringono sopra un mixer infuocato, mentre un microfono demoniaco fluttua nell’aria, sprigionando onde sonore incandescenti. L’atmosfera è rituale, potente e ribelle—un vero patto siglato nel fuoco del rock."