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lunedì 20 ottobre 2025

Episodio 29 – Il Riff e la Vendetta

Jimmy Veleno camminava tra le rovine del tempio. Il plettro d’ombra pulsava tra le dita, e la Chitarra del Ricordo sembrava più viva di lui.  

Il Traditore aveva lasciato dietro di sé un silenzio che non era pace, ma veleno. Le corde non vibravano. Gli amplificatori tacevano. Il Riff era stato profanato.

La Custode del Giuramento lo attendeva. Gli porse un frammento di amplificatore bruciato, inciso con rune.  

 “Non basta giurare. Bisogna vendicare.”

Jimmy non rispose. Accordò la chitarra. Ogni corda emise un suono spezzato, come se ricordasse il dolore.  

Poi si voltò. Non era solo.

Dalle ombre emersero i Black Zone. Cinque figure incappucciate, ognuna con uno strumento costruito nel caos: basso a sette corde, batteria di metallo fuso, tastiere che emettevano lamenti.  

Erano stati banditi dal Riff. Ma ora tornavano. Per distruggere il Traditore.

“Il Riff non è tuo. È nostro.”

Jimmy li guardò. Poi fece un passo indietro.  

“Io ho già dato. La vendetta non mi appartiene più.”

Dal cielo, un lampo.  

Brian May apparve su una terrazza, la Red Special tra le mani.  

Iron Maiden osservavano da lontano, come custodi di un rituale antico.  

Metallica erano già lì, ma non parlavano. Solo suonavano.  

Il suono si alzò. Non era musica. Era giustizia.

Jimmy si voltò.  

Leda lo aspettava.  

Aveva gli occhi pieni di luce, e il silenzio che lui cercava.

“Vieni. Il Riff può suonare anche senza di te.”


Jimmy posò la chitarra.  

I Black Zone avanzarono.  

La vendetta sarebbe stata suonata. Ma non da lui. 


domenica 19 ottobre 2025

Episodio 28 – Il Riff e il Giuramento


“Non basta fuggire. Non basta combattere. Il Riff chiede fedeltà.”

Jimmy Veleno si risvegliò tra le rovine di un tempio dimenticato, dove le corde spezzate di chitarre antiche vibravano ancora nel vento. Il Traditore era lontano, ma non sconfitto. E mentre il silenzio si faceva sacro, una figura emerse dalle ombre: la Custode del Giuramento, voce del Riff Primordiale.
“Ogni ribelle deve scegliere: suonare per sé, o suonare per il Riff.”

Jimmy abbassò lo sguardo. Le sue mani tremavano. Il Riff che aveva liberato nella fuga ora lo chiamava a un patto eterno. Un giuramento inciso nel sangue e nel suono.

 Il Giuramento del Riff

- Tre corde nere: Forgiate nel dolore, vibrano solo per chi ha perso tutto.
- Un plettro d’ombra: Ricavato dal cuore del Traditore, suona solo la verità.
- Un amplificatore muto: Si accende solo quando il giuramento è pronunciato.

Jimmy posò il plettro sulla corda centrale. Il suono che ne uscì non era musica. Era memoria. Era promessa. Era il Riff che non tradisce. 

giovedì 16 ottobre 2025

Episodio 27 – Jimmy Veleno e l’Origine del Traditore

Il giorno dopo la fuga, il cielo sopra Milano era grigio come un amplificatore spento.  

Damiano camminava lungo il Naviglio, con la Frequenza tornata al suo posto, ma qualcosa non tornava.  

Il Traditore non era solo un ladro.  

Era un ex fratello.

Lorenzo lo sapeva.  

Ma non parlava.  

La sua spada era tornata silenziosa.  

Come se aspettasse qualcuno.

Fu allora che si sentì un suono.  

Non un Riff.  

Un urlo.

“HIGHWAY TO HELL!”

La voce era roca, potente, e inconfondibile.  

Jimmy Veleno era tornato.

Capelli ricci come onde distorte, pelle mulata che brillava sotto il neon, occhi pieni di fuoco.  

La sua passione per gli AC/DC non era cambiata.  

Ma qualcosa in lui sì.

Damiano lo abbracciò.  

Non servivano parole.  

Solo vibrazioni.

Jimmy si sedette sul marciapiede, accese un piccolo amplificatore portatile, e iniziò a raccontare.

“Il Traditore non è nato ieri.  

Era uno di noi.  

Suonava con me, con te, con tutti.  

Ma non sentiva.  

Voleva controllare.”

Jimmy raccontò di una jam session segreta, anni prima.  

Un sottoscala a Bologna.  

Il Traditore aveva provato a replicare la Frequenza con algoritmi.  

Non con anima.

“Diceva che il Riff doveva essere perfetto.  

 Ma il Riff… è sporco.  

> È sangue.  

> È sbaglio.”

Lorenzo ascoltava in silenzio.  

Poi si alzò.

> “Allora dobbiamo tornare là.  

> Dove tutto è iniziato.”

Jimmy sorrise.  

> “Ho ancora la chiave.”

Alle 22:22, il gruppo si rimise in viaggio.  

Non per combattere.  

Per capire.

Il Traditore non era solo un nemico.  

Era uno specchio.  

E Jimmy Veleno…  

era la voce che poteva romperlo...